disco

Nascita della disco

Nascita del termine Discothèque.

Negli anni 40′ il termine Disc Jockey, abbreviato in DJ si riferiva al presentatore radiofonico, durante la secondo guerra mondiale la Francia era occupata dai nazisti, con le restrizioni dovute alla guerra in atto, le sale da ballo jazz non suonavano dal vivo ma ben si delle registrazioni, cosi i Francesi per indicare quei luoghi un pò spenti e senza cantanti li definirono con un termine ben preciso discothèque.
ma dal 1959 questa parola divenne di uso comune per identificare questi locali notturni. Anche ad Aquisgrana città della Germania Ovest, un giovane reporter Klaus Quirini cominciò in modo spontaneo a selezionare e mixare dischi allo Scotch-Club celebre nel paese.
Ma soltanto nel febbraio del 1970 Quirini apri un club privato per soli soci, The Loft in pieno stile discothèque è adottò anche una abbreviazione per questo termine chiamandolo semplicemente “disco”.

Negli Stati Uniti d’America di quel periodo, basti pensare ai discorsi di Martin Luther-King, le poteste contro la discriminazione sociali contro le comunità afroamericani, latini, italo-americani e omosessuali, proteste contro i KKK le contestazioni del 68′, le irrompenti manifestazioni degli Hippies e di Woodstock tra il 69′ e il 70′ dove artisti di tutto il mondo si esibirono li.

Fonte: Yotube, filmato di Woodstock con Carlos Santana a WoodStock (1969)

Volevano esprimere la libertà in tutto e per tutto, di pensiero a quello del ballo sfrenato e senza sosta a uso di droghe di qualsiasi tipo dalla cannabis agli allucinogeni e LSD. La libertà della donna, non più una semplice madre di famiglia che deve fare la casalinga e accudire i figli ma la libertà di trasgrediere e di essere al pari misura dell’uomo, indipendente di fare finalmente ciò che vuole.

Fonte: la Republica.it per vedere altre foto basta cliccare qui

Alcune immagini di Woodstock 1969, ritrae l’essenza della libertà e della cultura hippies, l’immagine di un America sempre più libera dai contesti e dai taboo sociali.

La disco music e un misto di varie sonorità proveniente dal vecchio decennio (sound anni 50′-60′), la musica afroamericana, latina, italoamericana, africana e soul psichedelico definiscono la proto-music.
i primi artisti a dare forma a questo genere sono Isaac Hayes, Willie Hutch e i Philadelphia sound. Ma chi influi in modo diretto e a semplice il passaggio dalla proto-music alla disco sono gli MFSB con LP di dieci minuti “Love is the Message” e Van McCoy con il singolo “The Hustle” del 75′.

MFSB (acronimo: Mother,Father,Sister,Brother) hanno giocato un ruolo veramente importante nel movimento musicale, dato che come scopo era quello di promuovere le loro hit della propria casa discografica la PIR (Philadelphia International Records) cambiando la formazione della band di continuo suonando con tanti artisti, ma la vera svolta fu la pubblicazione del singolo di The Sound of Philadelphia noto con il suo acronimo TSOP nel 1974 insieme alle coriste The Three Degrees entrando nella billboard Hot 100 per due settimane consacrandosi anche in Europa terza in Svizzera e quinta in Germania.

il genere Philadelphia soul apre un nuovo scenario, la casa discografica Motown aperto ideato nel 1959 da un giovane autore afroamericano, Berry Gordy ebbe un successo senza precedenti grazie alla disco negli anni 70′ lavorando a stretto contatto con alcuni big dell’epoca come: Holland-Dozier-Holland, Norman Whitfield, gli Ashford and Simpson e Smokey Robinson.

Il nome Motown non è scelto a caso, Gordy lavorava per mantenersi il progetto in una fabbrica di automobili montando parti di carrozzerie della Lincon, infatti l’etichetta ruotava attorno al controllo qualità degli album che venivano registrati, proprio come una catena di montaggio automobilistica, questa mossa rese l’etichetta discografica una delle major degli anni 70′ più indiscussi della storia, addirittura Smokey Robinson, grande collaboratore di Gordy cita questa frase entrato nella storia della Motown Records.

“Negli anni 60 pensavamo solo a fare musica, non ci rendevamo conto che stavamo scrivendo un pezzo di storia. Più tardi realizzai che stavamo gettando ponti, abbattendo barriere. Prima di Motown, al Sud, il pubblico era separato tra bianchi e neri. Quando è arrivata la nostra musica, i ragazzi ballavano tutti insieme e si tenevano per mano, senza distinzioni”.

Ha lavorato con i più grandi artisti della disco come: Diana Ross e The Supremes, the Temptations, Marvin Gaye , Lionel Richie con i Commodores, Jackson 5 con Micheal Jackson che cantava da bambino e Steve Wonder per citarne alcuni.

Inoltre questi artisti hanno contribuito alla nascita non solo della disco ma anche a un genere musicale che registravano per questa etichetta detta “Motown Sound”. Si trattava di un mix tra soul,blues,gospel e linee di basso e vari strumenti a percussioni usate dalle comunità afroamericane e latine.

il genere protodisco è la sua evoluzione in disco

Il primo artista che ha adottato la proto-music ovvero singoli con elementi disco è stato Isaac Hayes, conoscuto in tutto il mondo con la colonna sonora di una serie televisiva americana molto in voga in USA in quegli anni, “Shaft il detective”,”Theme From Shaft” nel 1971 oppure l’album uscito sempre nello stesso anno che lo celebra come il Mosè Nero guida della musica soul afro del tempo, “Black Moses”.

Gli Sly & The Family Stone gruppo soul psichedelico di fine anni 50′, hanno portato alla ribalta formato da Sly Stone è i suoi fratelli debuttando nel 1966 con il singolo “I Ain’t Got Nobody” diventando subito un successo cosi Clive Davis produttore discografico della CBS fece firmare un contratto per l’etichetta Epic Records.
La chiave vincente che li rese famosi sono il mix tra il sound della musica pop americana dal soul al R&B con il funk e hip hop insieme alla musica afroamericana che hanno convinto milioni di persone ad acquistare le copie dei loro dischi, “Dance to the Music” registrato nel 68′ ebbe subito un successo musicale per l’industria discografica arrivando alla prima posizione nella classifica Billboard top 100, arrivando a fare concerti anche nel vecchio continente.

Tra i più famosi ci sono le Supremes con con il singolo “You Keep Me Hangin’ On” del 1966, “Only The Strong Survive” di Jerry Butler (1968) e Manu Dibango scoperto da David Mancuso nel 1972, Superstition di Steve Wonder nel 72′ e “Love Train” dei The O’Jays con gli M.F.S.B che raggiunse la numero 1 della classifica Billboard 100 nel marzo del 73′ e questo genere fu chiamato “disco”.
il genere disco fu dominato anche da tanti dj che introdussero la tecnica del cross-fader ovvero la capacità di remixare e di passare una traccia all’altra senza discostare o far capire il passaggio tra una traccia all’altra. oppure modificando e cambiando vinile di continuo a posto di usare la musica dal vivo e da questo si capisce che il locali con questo genere crearono piste da ballo, locali notturni e tanto divertimento.
Ma l’ascesa al mainstream ebbe verso il 73′ in America con il programma televisivo “Soul Train” condotto dal mitico Don Cornelius dove pubblicavano singoli soul e disco e tante persone che ballano davanti a una telecamera, un mix tra festivalbar in versione disco e MTV . Questo format televisivo porta un vento di sociale e radicale nel modo di pensare degli americani.

Ascesa al mainstream e consolidamento come musica pop

Dal 1974 fino al 1979 il genere musicale disco impazzisce, si scatena sempre di più favorendo il nascere di una nuova cultura fatta di fratellanza,amore,pace e tanta semplicità incluso a favoreggiamento di droghe,sostanze psichedeliche e tanto altro nei locali notturni. Ormai andare a ballare non era solo diventata una moda ma anche un fatto culturale e sociale.
Barry White nel 1973 insieme ai Love Unlimited Orchestra produsse “Love’s Theme” (conosciuta solo per la sigla di c’è posta per te in Italia), divenne la seconda canzone disco a raggiungere la prima posizione nelle classifiche, e non solo, White ha fatto molto di più creando singoli come: ” You’re the First, the Last, My Everything (1974)”,
“Never, Never Gonna Give You Up (1973)”, “Can’t Get Enough of Your Love, Babe (1974)” e “Let’s Music Play”(1976).

Si scopre anche una grande artista in questo periodo Gloria Gaynor con una cover dei Jackson 5 “Never Can Say Goodbye” ma sopratutto per la canzone che la rese celebre in tutto il mondo, inno dell empowerent femminile e inno gay mondiale,”I Will Survive”.

Ma nel 1975 Donna Summer diventa “L’icona” femminile che incarna appieno la disco, insieme al produttore italiano Giorgio Moroder pubblicano “Love To Love You Baby”, “No More Tears” con Barbra Streisand “Bad Girls” e “On The Radio” anche se la sua carriera continua anche dopo la disco, diventata una delle artisti più celebri di sempre.

Anche I Jackson 5 citati prima fanno successo con questi brani tutti da ballare”Blame It on the Boogie”(1978),
“Shake Your Body (Down to the Ground)” (1979), comprese nel album Destiny, e anche “Lovely One” (1980) e “Can You Feel It” (1981), quest’ultima più conoscuta, ovviamente non possiamo ignorare il Re indiscusso del pop appartenete ai fratelli Jackson, Micheal con l’album “Off the wall” uscito nel 1979 contenente il brano “Don’t Stop ‘Til You Get Enough” che fu la seconda hit da solista a raggiungere la numero 1 e la terza hit e “Workin’ Day and Night”,”Rock with You” del 79′.

Indiscutibile e sopratutto diventati un simbolo della disco sono il chitarrista Nile Rodgers le cantanti Norma Jean Wright, sostituita in seguito da Luci Martin, Alfa Anderson e Tony Thompson, si chiamarono Chic per le loro canzoni disco ma con un tocco “glamour” e nascosto nel significato dei testi delle loro canzoni, singoli come “Le Freak” del 78′,”Everybody Dance” (1977), “Le Freak (1978)”, “I Want Your Love” (1978), “Good Times” (1979) e “My Forbidden Love”(1979) brani spesso remixate e ballate fino allo sfinimento.

degno di nota anche Sylvester famoso per il singolo “You Make Me Feel (Mighty Real)” publicata nel 78′. il testo della canzone parla apertamente che non importa se una persona e omosessuale,trans o etero, nero o bianco, basta che si è se stessi, di sentirsi libero è in pace con il mondo. Questa canzone è una delle basi portanti che portano l’essenza della disco music e dell’icona.

Chi hanno sfidato gli stereotipi maschili americani, i Village People i quali ogni componente del gruppo è travestito da personaggio incarnato come segno di virilità: Victor Willis (leader del gruppo sostituito nel 83′ da Ray Simpson) da poliziotto, Felipe Rose da indiano, Alex Briley da soldato, Randy Jones da cowboy, David Hodo da operaio e infine da Glenn Hughes da motociclista, nati per “sbeffeggiare” lo stereotipo maschile anche essi diventati celebri icone gay, con i singoli “Y.M.C.A”, “Macho Man” del 1978 e “In the Navy” del 79′.
Da come si evince gli anni 70′ erano anni d’oro anche per l’intelletto umano sotto ogni punto di vista :).

Earth Wind and Fire fondata dal cantautore statunitense Maurice White insieme a Verdine White e Ralph Johnson e tanti altri.
I primi successi sono sicuramente l’album omonimo pubblicato nel 71′ “The need of Love” contente la canzone “Energy” del 71′, ma tra tante raccolte la più famosa pubblicata nel 1977 “All’N All” contente i brani “Serpentine Fire”,”Fantasy” e “Jupiter” e non dimentichiamoci degli immancabili singoli come “September”(1978) “Boogie Wonderland”(1979) e “Let’s Groove”(1977).
Il nome della band nasce cosi perchè Maurice come segno zodiacale è Sagittario è può essere influenzato dalla terra(Earth) dall’aria(Wind) e dal fuoco(Fire) per questo motivo l’elemento acqua non viene menzionato.

I fratelli Gibb: Barry,Robin e Maurice nelle isole Man formarono il gruppo che scrive e da l’ascesa al mainstream alla discomusic anche se cantavano già da piccoli negli anni 60′ con il singolo “The Battle of the Blue & Grey.”Le loro canzoni diventarono un tormentone da essere persino introdotte in una pellicola del 77′, un giovanissimo John Travolta che interpreta Anthony Manero che vuole conquistare colpi di ballo la sua Stephanie nella celebre discoteca 2001 Odyssey, colonna sonora contenente quasi tutti i successi dei Bee Gees tra cui “Stayn Alive”, “More Than A Woman”, “How Deep Is Your Love”,”You Should Be Dancing”, registrando record su record, entrando nella top 100 come primi in classifica battuti solo da Micheal Jakcson dopo 5 settimane.

Famoso (anche se per un breve periodo) fu Harry Wayne Casey conoscuto come KC. Impegato nella casa discografica TK Records di Miami insieme al suo partner amico e anche l’unico scrittore dei spartiti e arrangiamenti musicali, Jerome Smith, Fermin Goytisolo, e Robert Johnson fondarono la band con il nome di KC and the Sunshine Band, publicando nel 73′ due brani che riscutono un discreto successo commerciale “Blow Your Whistle” e “Sound Your Funky Horn” contenuti nella raccolta “Do It Good”.
Ma nel 75’ebbero fortuna con l’ominimo album più celebre contenente “That’s the Way (I Like It)”, insieme al singolo “Get Down Tonight” scalarono sia le vette di classifica Billboard più un Grammy Award nel 1976, per poi continuare con gli album “I’m Your Boogie Man, (Shake, Shake, Shake)” e “Shake Your Booty” fino al 1979 con l’album ” Please Don’t Go”, ultimo album disco a raggungere le classifiche hit statunitense nei primi anni 80′.

Celebri in USA anche i fratelli Robert e Ronald (conoscuti come “Kool” e “Khalis”) che insieme al batterista George Brown, il trombonista Clifford Adams, Micheal Ray , il sassfonista Dennis Thomas, il chitarrista Charles Thomas fondarono una band nel 1964 chiamata “The Jazziacs”, non fecero molto successo ma sono nel 1973 con il cambio di nome in Kool & the Gang è il loro album di maggior successo album di sucesso “Wild and Peaceful” pubblicato nel 1973 con brani che li hanno dato una certa popolarità come “Jungle Boogie”, “Funky Staff” e “Hollywood Swinging” (famoso anche nel gioco di GTA San Andreas).
Anche l’album “Ladies’ Night” del 79′ e “Celebrate!” saranno entreranno a far parte delle classifiche musicali, negli anni 80′ cambieranno genere interessandosi molto al funky con l’album “Something Special” del 1981 con tracce come “Get Down On It”,”Steppin’ Out” e “Be my lady”
è l’album “Emergency” del 1984 contenente un grande successo “Cherish” e “Fresh”.

la disco in Europa, l’Eurodisco

Nel vecchio continente, la nostra cara Europa ha avuto il piacere di abbracciare la musica disco, verso la metà degli anni 70′, il genere è stato direttsmente importato non avendo delle grosse trasformazioni ma di sicuro ha riscosso un periodo di grande successo. In Francia un disk-jockey ancora oggi molto conoscuto diede un grande contributo con questo genere, parliamo di Cerrone con le sua orchestra musicale da lui diretto, sfornando capolavori come “Love in C Minor”, l’album “Cerrone’s Paradise” con l’omonimo brano, “Je suis music” ma sopratutto la canzone dove si fece strada al livello mondiale con “Supernature”, con elementi disco con un ottima integrazione con la tastiera elettronica degna di nota in tutto il mondo. Non possiamo di certo amncare il produttore discografico italiano Giorgio Moroder con la pubblicazione dell’album più famoso della sua carriera “From Here to Eternity” del 77′ la raccolta che consacra l’eruodisco e la musica elettronica, influenzato da Kraftwerk e Pete Bollete.

Dalla Germania dell’ovest con furore ad opera di un produttore musicale tedesco Frank Farian, con un dono molto singolare, la sua voce acuta, un pò rauca che lo rende speciale, accortosi dopo la publicazione del singolo “Baby Do You Wanna Bump” nel 1975. Molto restio ad esporsi in publico decise di creare un gruppo ingaggiando 3 cantanti e 1 ballerino
di origine caraibica ma già noti in Germania: Marcia Barrett, Liz Mitchell, Maizie Williams e Bobby Farrell.
Inoltre si fece prestare il nome “Boney” da una serie televisiva australiana ma molto in voga nel paese tedesco aggiungendo una M.
fu cosi che nacquero i Boney M incidendo il singolo più conoscuto in tutto il mondo “Daddy Cool” nel 1976 contenente nel primo album “Take the Heat Off Me” ma la seconda raccolta dello stesso anno “Love for Sale” a permesso il gruppo di scalare oltre un 2 milioni di copie solo in Europa sopratutto con i brani “Ma Baker” e “Belfast”.

il declino della disco è la rinascita del punk

Alla fine degli anni 70′ ci sono sono stati la formazione di altri gruppi punk, dark e rockettari di vario genere che non nè potevano più del genere disco che diventava sempre più popolare, vari movimenti per la maggior parte razzisti e omofobi si fecero spazio nei vari quartieri di New York,Chicago,Philadelphia e altre metropoli degli USA. Inoltre sostenevano che la disco music stesse prendendo troppo il sopravvento,furono supportati anche da molti critici musicali che il genere era troppo “meccanico”, criticando anche i costumi e le troppe droghe. Volevano a tutti i costi ranimare il rock da questo filone prende anche la nascita della new wave anche se si discosta dalle discriminazioni razziali.
un conduttore radiofonico perse il lavoro nella stazione radio a causa del passaggio di programmi di musica disco Steve Dahl fu ingaggiato per promouovere i bigletti di una partita di football al Comiskey Park di Chicago il 12 luglio 1979.
per la promozione Steve avrebbe ridotto il prezzo di bigletto a solo 98 centesimi solo se avessero portato un vinile disco, ciò nell’intervallo della partita il conduttore porta un furgone pieno di vinili facendolo esplodere nel centro campo urlando “Disco Sucks” (trad: la disco fa schifo), da li una miriade di persona invade lo stadio sfociando in una violenta rissa, e continuare a bruciare i vinili, per fermare tutto ciò è dovuto intervenire la polizia antisommossa.
da quel giorno il genere disco ebbe una battura d’arresto soprattutto quando nelle classifiche per sei settimane consecutive nella numero uno della classifica ci furono i Knack con il singolo “My Sharona”.

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