Anni 70'

Gianni Morandi la storia del ragazzo eterno

Molto spesso si parla molto di lui, sopratutto per la vita che ha suoi social, dai famosissimi abbracci virtuali alle foto che posta in viaggio insieme alla moglie Anna Dan, che ha fatto impazzire le nuove generazioni rendendolo un cantautore contemporaneo e Meme su Facebook.

Ma qui in questo articolo scritto da Me, tratterò della sua vita musicale, un uomo che è riuscito ad incollare le persone dal televisore grazie ai suoi testi semplici, veloci riuscendo a cogliere l’essenza e poi trasformare e riscrivere la nuova storia della musica leggera italiana con i suoi 50 milioni di dischi venduti in tutto il mondo.

Gian Luigi Morandi, originario di un paesino ai piedi appennini bolognesi Monghidoro, il padre Renato gli insegnò i veri valori del comunismo come il maestro stesso cita “Nella bottega di mio padre, al mattino, prima di cominciare a lavorare lui mi costringeva a leggere ad alta voce alcune pagine del Capitale di Karl Marx e cinque metri del quotidiano l’Unità”. Poi il quatidiano fa il balzo in avanti per avvicinare al meglio il popolo organizzando feste con l’allora il Partito Comunista Italiano e siccome in famiglia Morandi cantavano tutti, bhe perché non provare a cantare su un palco vero anche se sera una festa e basta? fu invitato a questa festa di paese dal sapore rosso e con un cachet da mille lire a sera da quella prima volta il piccolo Gianni non smise mai più di cantare, perfezionandosi sempre di più.

Per vedere qualche risultato concreto dobbiamo aspettare il 1958, data storica da non dimenticare, venne selezionato per un provino a Bologna cantando un colossal della musica che rappresenta ancora oggi il tricolore e vincitore di quell’edizione di Sanremo, “Nel blu dipinto di blu” del grande Domenico Modugno. Ganni iniziò a partecipare a molti eventi musicali, sacre di paese dal gusto tipicamente bolognese, e con il gruppo dei musicisti di Bellaria “I cadetti di Scaglioni“. Ormai inizia a farsi conoscere dal piccolo pubblico e in tutta l’Emilia vincendo il festival di Bellaria dopo aver cantato la cover di Celentato “Non esiste l’amore“, “Non arrossire” del mastro cantante politico Giorgio Gaber e “Il cane di stoffa” del mitico Donaggio, venne accolto a braccia aperte dalla RCA Italiana, iniziando cosi la sua ascesa nel mondo della musica e della televisione.

Siamo arrivati nel 1962 ed esordisce finalmente con un pezzo scritto da Toni Dori e Franco Migliacci, facendo il pienone dei vinili e dei jukebox “Andavo a cento all’ora“, il vinile fu inciso insieme all’orchestra diretto da Ennio Morricone, inoltre scrive il secondo singolo “GO-kart twist“, Ma il piatto forte arriva con il singolo più conosciuto della sua carriera, “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte” titolo lungo ma vale quanto basta per arrivare al successo nazionale e di essere invitato a tante trasmissioni televisivi come “Alta Pressione” e “Signore di mezza età” di Marchesi.

La sua popolarità non finisce di certo qui, nel 1964 a fargli la corte ci sarà Ettore Maria Fizzarotti, chiede di fare un film con il nome “In ginocchio da te” ispirandosi alla canzone “Non son degno di te” dove lui diventa protagonista ed anche l’interprete della canzone, con questo film e la canzone appena descritta vince a mani basse il Cantagiro, e non solo conobbe anche la sua prima fiamma, l’attrice Laura Efrikian che sposerà due anni dopo per poi divorziare agli inizi degli anni 70′.

Evento imperdibile di quegli anni che furono ed è sicuramente il Festival delle Rose arriva primo in classifica con “non sono degno di te” per ben otto settimane e pubblica altri tre singoli must che lo rendono supremo negli anni 60′, “Se non avessi più te“, “Si fa sera” che arriva prima in classifica come canzone più ascoltata per 4 settimane di fila, e “La Fisarmonica“, ebbero cosi successo da ispirare i primi musicarelli, piccole pellicole cinematografiche che raccontano una storia molto spesso delle sue canzoni, avendo cosi l’entrata in scena nel piccolo schermo.

Il Musicista Mauro Luisini e Franco Migliacci propongono al giovane impavido Morandi un singolo da sfumature politiche, un brano di protesta contro gli anni ruggenti della guerra in Vietnam, “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” brano che non fu pubblicizzato in televisione lasciandolo in sordina a causa del pensiero di politica estera contenuta nella canzone, diventerà un cult solo qualche decennio, ma nel frattempo diventa il numero uno nelle classifiche musicali della penisola con il brano “Se perdo anche te” per due settimane di fila.

Dopo alcuni periodi di alti e bassi è la sconfitta nel gareggio musicale e programma Tv “Scala Reale” dove vince Claudio Villa, la morte della figlia Serena a poche ore di vita e la chiusura di qualsiasi licenza del cantante per 6 mesi per il servizio di leva obbligatoria all’Arma del genio di Pavia, ritornerà a farsi forza con un nuovo con un nuovo singolo vincendo la seconda edizione di Canzonissima nel 1968 con la cover di “Eleonore” dei The Turtles, “Scende la pioggia” e in più insieme al suo scrittore e curatore di testi Franco Migliacci con l’unione dei due cognomi fondano una piccola casa discografica la MiMo, famoso sopratutto per aver editato le canzoni del maestro e re dei sorcini, Renato Zero con l’album “No! Mamma No!”, Mario Luisini e le Voci Blu. la casa discografica chiuse nella prima metà degli anni 70′.

Gli anni 70′, Morandi come attore protagonista del palcoscenico italiano

Qui in questo periodo, negli anni di piombo della politica Italiana, per Morandi si segue un po’ una battuta di arresto un periodo poco felice che si incomincia ad intravedere dopo aver rappresentato L’Italia all’Eurovision Song Contest con il brano “Occhi di ragazza” raggiungendo l’ottavo posto in classifica, non male per una competizione europea, mentre a Canzonissima 70′ arriva al secondo posto con il singolo “Capriccio“.

Al bar si muore” singolo molto bello che parla del menefreghismo, qualunquismo e tanta indifferenza della gente messaggio recepito dalle persone sopratutto quando il “Bravo ed eterno ragazzo” recita nel film di Pietro Germi: “Le castagne sono buone“.
Nel 73′ diventa il protagonista dello spettacolo teatrale Jacopone incentrato sulla figura del beato e del santo Medievale interpretato in chiave moderna “Jacopone da Todi” insieme alla grande attrice Paola Pitagora

Un insuccesso commerciale ha avuto la meglio su di lui pubblicando l’album “il mondo di frutta candida” scritto da mostri sacri come Ivano Fossati, capo dei Delirium e Oscar Prudente, ma il pubblico lo contesta considerandolo un cantate troppo tradizionalista e a tratti molto commerciale rispetto agli altri cantanti, fu un flop commerciale in tutti sensi, fu inserita la canzone dell’album omonimo perfino nella sigla finale di un suo programma televisivo, “Alle nove di sera” non c’è stato verso per migliorare le vendite del disco pubblicato.

Ma il nostro eroe della musica leggera non si arrende tornerà più forte di prima con lo spettacolo “Rete 3” Varietà del sabato sera andato in onda da ottobre a novembre 1976, con la sigla “Sei forte papà” avendo un modesto successo commerciale anche se non ai livelli dei capolavori precedenti, da qui si fermerà per un po’ nel 77′ per iscriversi al corso per l’uso del contrabasso al conservatorio di Santa Cecilia di Roma, ma abbandona gli studi senza conseguire il diploma.

Gli anni 80′ il grande ritorno tra “Canzoni Stonate” e la vincita di Sanremo.

Arriviamo nel 1981, il nostro Morandi pubblica il l’album “Canzoni Stonate“, il singolo omonimo scritto dal maestro Mogol e Aldo Donati rappresenta finalmente la svolta, Si vede che Gianni ha avuto un grande cambiamento, lo si vede più maturo rispetto ai musicarelli che faceva nei due decenni precedenti, ora è più sensibile molto più intimo, il singolo racconta di un “amarcord” per una donna amata, e il suo pensiero lo espone a pochi amici fidati. Questo brano viene ripreso persino da Mina che reinterpreta questo brano con la sua meravigliosa voce, inserendola nel suo album “Ridi Pagliaccio” del 1988.

Sempre nel 1981 fonda la Nazionale Italiana cantanti da appassionato di calcio e del suo Bologna come squadra di calcio si impegna anche in attività di solidarietà, raccolta fondi diventando anche il presidente dal 1987 al 1992 e poi dal 2004 al 2006.

La mia nemica amatissima” ottimo pezzo storico sfornato da Morandi cantato al Festival di Sanremo 83′ insieme al Coro Degli Angeli, formazione di cantanti sardi originari di Sassari e di Porto Torres, con questa song arriva ottavo posto battuta da Matia Bazar, Fiordaliso e la vincitrice di quell’edizione la sconosciuta Tiziana RIvale con il brano “Sarà quel che sarà“. Ma subito dopofestival parte per un grande Tour in Asia e Russia trascinando a se il Coro.

Torna in sordina nel 1984 esce una una nuova miniserie televisiva tutta “Made in Italy” e Morandi ritorna come attore protagonista in grande stile con l’attrice francese Claude Jade, “Voglia di volare” andò in onda dal 3 dicembre 84 al 23 dicembre dello stesso anno, Gianni Morandi interpreta un padre di una di Andreina una ragazza che viveva con la madre poi si trasferì da lui provocando delle piccole disavventure tra la ex moglie Barbara e Davide.

Nel 1985 pubblica un grande cavallo di battaglia, atto a farsi riconoscere anche nella generazione degli anni 80′ e 90′ e ancora oggi cantata a squarciagola dalle nuove generazioni “Uno su mille” scelto anche come sigla finale della fiction da lui interpretata “Voglia di cantante” trasmesso nel dicembre 1985 e la voglia di vincere nel 1986.

Ma di questo decennio prende la soddisfazione e la vincita più grande rispetto a tutte quelle fiction che ha fatto, Vincere Sanremo nel 1987 con “Si può dare di più” scritta da Giancarlo Bigazzi, Umberto Tozzi ed Raf, interpretato dal trittico di fuoco che lasciò il segno Morandi, Tozzi ed Enrico Ruggieri.

Nel 1988 registra insieme al compagno inseparabile e poeta Lucio Dalla l’album “Dalla/Morandi” dove spiccano singoli come “Vita” scritta da Mogol, “Chiedi chi erano i Beatles” celebre singolo degli Stadio scritto da Gaetano Currieri ed interpretato da Morandi e Dalla e infine “Che cosa resterà di me” singolo composto e curato dal genio Franco Battiato e altre interpreti di vecchie glorie dei due cantanti.

E per finire il decennio, nel 1989 pubblica la raccolta “Varietà” che riscuote un buon successo grazie al singolo ormai famosissimo in Italia “Bella Signora“.

Gli anni 90′ i concerti dell’autobus e Banane e Lamponi

In questo decennio Morandi verrà ricordato con il suo mega concerto “MORANDI,MORANDI” detti comunemente “i concerti dell’autobus” per via di un grande autobus che fa da palcoscenico a grandezza reale, e per di più sfonda le classifiche italiane con il singolo scritto da lui e riconosciuto come tormentone 1992 “Banane e Lamponi“, i suoi concerti si estesero anche oltre oceano oltre a cantare la sua ultima perla ripropone anche i classici capolavori cantanti in precedenza come “In ginocchio da te”,”non so degno di te”, “Bella Signora” e tanti altrI, qui in Italia vi riporto il concerto del 9 Agosto del 90′ “Morandi” sotto la tenda

Dopo una bella pausa ritorna a Sanremo nel 95′ con la collaborazione di Barbara Cola, “In amore” piazzandosi al secondo posto, battuta dalla cantante emergente Giorgia con il singolo “Come saprei“, consolando anche il povero Fiorello con “Finalmente tu” scritta dagli 883 arrivato al quinto posto, che lo davano per favorito ma poi la giuria decise che non era la sua canzone ad essere vincitore, Morandi consola cosi il deluso comico siciliano, “Bravo, sei stato veramente forte sul ring, non ti abbattere mai!”.

l maestro Morandi torna a far parlare di se pubblicando l’album e subito dopo il concerto “Morandi” canzoni proposte anche nella miniserie televisiva “La voce del cuore” con Mara Venier come seconda attrice, per poi continuare la sua carriera musicale con il brano di battaglia per il Festivalbar 1996 “La regina dell’ultimo tango“, ottenne un successo moderato ma non hai livelli di Eros Ramazzoti con “più bella cosa di te” e con le Spice Girls con il pezzo più conosciuto degli anni 90′ “Wannabe” dove in quegli anni il Wannabe diventa un vero stile di vita creando una subcultura a se ormai scomparsa ai primi anni del 2000.

Ma guarda un po’ in TV cosa vediamo nel 1999, la trasmissione condotta dal ragazzo perenne e l’ospite atteso e poeta Lucio Dalla intitolato “C’era un ragazzo” raggiunse 9 milioni di telespettatori a puntata, numeri veramente da capogiro, classificandosi anche come ottimo conduttore di programmi televisivi.

Gli anni 2000, Morandi la voglia di tornare nel piccolo schermo

Innamorato” singolo scritto per Morandi dal giovane Eros Ramazzotti per presentarlo alla cinquantesima edizione di Sanremo, si piazza al terzo posto mentre Irene Grandi con “La tua ragazza sempre” scritta da Vasco Rossi e dal leader degli Stadio Gaetano Curreri arriva al secondo posto, in prima posizione Un orchestra sensazionale provenienti da Caserta Gli Avon travel vincono quell’edizione con il brano “Sentimento”, Eh caro Gianni… non si può avere tutto dalla vita…

Come dici? ritorni ancora protagonista del piccolo schermo? Eh certo non facciamoci mancare nulla nemmeno per questi ultimi venti anni di carriera, Mamma Rai lo ingaggia per lo spettacolo correlato alla Lotteria Italia “Uno di noi” nel 2002 facendo ottimi ascolti, e finalmente dopo un bel po’ di tempo passato sforna un altro bel capolavoro degno di lui con più di duecentomila copie vendute “L’amore ci cambia la vita” ed è anche la prima raccolta pubblicata dalla casa discografica Sony Music dopo l’uscita dalla RCA dove ha avuto un ottima collaborazione da quando ha iniziato a cantare.

Come dici? ritorni ancora protagonista del piccolo schermo? Eh certo non facciamoci mancare nulla nemmeno per questi ultimi venti anni di carriera, Mamma Rai lo ingaggia per lo spettacolo correlato alla Lotteria Italia “Uno di noi” nel 2002 facendo ottimi ascolti, e finalmente dopo un bel po’ di tempo passato sforna un altro bel capolavoro degno di lui con più di duecentomila copie vendute “L’amore ci cambia la vita” ed è anche la prima raccolta pubblicata dalla casa discografica Sony Music dopo l’uscita dalla RCA dove ha avuto un ottima collaborazione da quando ha iniziato a cantare.

Nel 2004, l’anno dedicato “A chi si ama veramente”, e fa una unica serata senza ospiti in veste Mediaset con il programma “Morandi” raggiungendo sei milioni di spettatori con il 28% di share nazionale, ormai tutti pazzi per “l’eterno ragazzo di Monghidoro”.

Ritorna in veste di ospite per la prima serata di Sanremo 2008 condotto niente poco di meno da uno dei conduttori più amati della televisione, Paolo Bonolis cantando il pezzo più celebre di Domenico Modugno “Nel blu dipinto di blu” accogliendo applausi sia dal pubblico che della kermesse e orchestra. Nel 2009 pubblica insieme ad altri artisti italiani come Tiziano Ferro, Elisa, Enrico Ruggeri, Giorgia, Tricarico ecc… “Domani 21/04/2009” per il terremoto avvenuto all’Aquila in Abruzzo raccogliendo il ricavato del singolo per la ricostruzione della città dopo il violento terremoto, e fu subito “Morandi per il sociale”.

Non hai vinto Sanremo da solo? Ma non ci sono problemi puoi diventare tranquillamente conduttore del famigerato festival della canzone italiana con Belèn Rodriguez e la sua farfalla, Elisabetta Canalis e Luca e Paolo nel 2011 in quell’anno vinse il professore di letteratura italiana Roberto Vecchioni con “Chiamami ancora amore”.

E dopo Sanremo? lui “Eterno ragazzo” ha sempre avuto voglia di rinnovarsi cantando il singolo volare con un ragazzo emergente sia nel mondo della musica che del piccolo schermo Fabio Rovazzi con “Volare” nel 2017, bhè il pezzo in se ha fatto veramente volare nel senso teorico della cosa, attraendo i ragazzini della new generation a se.

Questa è una mossa già conosciuta tra il 2010 e il 2020 ha collaborato con tanti artisti della nuova generazione come Alessandra Amoroso, Tiziano Ferro, Gigi D’Alessio,Laura Pausini e Max Pezzali storico leader degli 883, Ultimo lavoro canoro di Morandi è stato “Apri tutte le porte” singolo scritto da Jovanotti portandola a Sanremo 2022 raggiungendo il terzo posto nella lista dei campioni battuto da Mahmood e Blanco con il singolo “Brividi”.

Ha sicuramente lavorato in altri spettacoli televisivi ma posso anche finire qui dato che qui si parla di musica e non di spettacolo, ma Morandi è fatto cosi “Da eterno ragazzo” che leggeva pezzi del “Il Capitale” di Karl Marx a sfegatato capitalista a condurre svariati programmi televisivi, diventare uno showman a tutti gli effetti che ha contribuito al grande sviluppo della musica leggera italiana

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