italodisco

Vamos a la playa un singolo d’avanguardia

Righeira – Vamos a la playa un singolo d’avanguardia

Negli anni 80′ l’Italia ha sfornato una serie di talenti e meteore mostruose, molti di questi appartengono alle “meteore” ovvero star che brillarono per alcuni anni e mai più rivisti, come Gazebo, Mike Francis, D’Angiò e Den Harrow. Questo articolo non sarà lungo come al solito,prendetelo come una piccola riflessione esposta da Magidisco

Nel 1983 un duo ha fatto letteralmente irruzione sia in termini di commercio musicale, e la nascita di un nuovo neologismo a colpi ritmi di “oh oh oh oh”, la Zanichelli inserisce un nuovo vocabolario a noi adesso conosciuto, temuto da molti ma anche apprezzato da tanti, il termine “Tormentone“, è bastato semplicemente una frase ripetuta in modo ritmico e ossessivo accompagnato da testiera elettronica, un po’ di voce e tanto sintetizzatore a ritmo Elettropop per far nascere un nuovo modo di identificare qualcosa e farlo entrare nella testa delle persone.

Parlo di Stefano Righi e Stefano Rota rispettivamente Johnson e Micheal dei Righeira che insieme a Carmelo La Bionda, pilastro importante dell’ italodisco scrissero un pezzo che a mio avviso ha dato una visione futuristica, forse un po’ tragica e malinconica, travestita da canzonetta allegra, energica è perfetta da ballare nelle discoteche dell’epoca.

Parlo di Stefano Righi e Stefano Rota rispettivamente Johnson e Micheal dei Righeira che insieme a Carmelo La Bionda, pilastro importante dell’italodisco scrissero un pezzo che a mio avviso ha dato una visione futuristica, forse un po’ tragica e malinconica, travestita da canzonetta allegra, energica è perfetta da ballare nelle discoteche dell’epoca.

il singolo “Vamos a la playa” è appunto una sorta di antenato di “Ciao Ciao” dei Rappresentati di lista , che si chiaro sono due brani con argomenti diversi, ma comunque con una visione pessima del mondo che ci circonda, unica assonanza tra i due brani è semplicemente il classico travestimento da tormentone.
Tengo a precisare che il pezzo interpretato dai famosi fratelli d’arte ha anche una correlazione agli eventi della guerra in Ucraina, se non ci credete continuate a leggere l’articolo.

La canzone dei celebri fratelli d’arte parte con il loro cavallo di battaglia con la loro classica esclamazione ritmica, ma già dalla prima strofa c’è qualcosa che non va.

Vamos a la playa
La bomba estalló
Las radiaciones tostan
Y matizan de azul

Rit X4 

Seconda Strofa

Vamos a la playa
Todos con sombrero
El viento radioactivo
Despeina los cabellos

Rit x 4

Terza Strofa

Vamos a la playa
Al fin el mar es limpio
No mas peces hediondos
Sino agua fluorescente

Trad:

Prima Strofa
Andiamo in spiaggia
Le radiazioni bruciano 
e si tingono di azzurro

Seconda Strofa

Andiamo alla spiaggia
Tutti col sombrero
Il vento radioattivo
Spettina i capelli

Terza Strofa

Andiamo alla spiaggia
Alla fine il mar è pulito
Non più pesci puzzolenti
ma acqua fluorescente

Se leggete bene la traduzione è una denuncia politica è sociale dell’epoca, evocando un possibile scenario di guerra tra i due blocchi quella della NATO e dell’ U.R.S.S. i cambiamenti in America con l’inizio del capitalismo sfrenato con il presidente Reagan, la fine della guerra in Vietnam concluso con un nulla di fatto, e di un imminente tensione di una nuova guerra che da “fredda” diventi “calda” e nucleare, appunto come dice la prima strofa “la bomba è ormai esplosa“, le radiazioni ci possono bruciare e ci tingono di blu come il cielo, il vento porterà con se le radiazioni e quel brutto alito di guerra e morte spettinandoci i capelli, non ci saranno più pesci ma un mare limido e fluorescente, colori tipici e sgargianti degli anni 80′, mentre noi continuiamo ad andare al mare.

Questo testo se ci riflettete è ancora attuale oggi con la guerra in atto tra la Russia è l’Ucraina, dove la paura di una bomba nucleare potrebbe essere lanciata ancora, il mare diventerebbe veramente di colore fosforescente disintegrando la fauna marina, ma le persone nonostante tutto continuano con il loro tram tram quotidiano, fregandosene altamente di quello che succede all’esterno appunto “Vamos a la playa” continuando a fare tranquillamente la vita di tutti i giorni, senza preoccuparci di quello che arriverà, tanto la bomba è stata già lanciata possiamo solo osservare dai telegiornali in modo imperterrito anzi quasi di strafottenza.

Sembra un singolo che ha predetto il futuro anche se non è cosi ma il testo di questa perla cantata dai Righeira è ancora oggi attuale, è invecchiato per il sound caratteristico di quegli anni, ma hanno azzeccato appieno l’ipocrisia della popolazione, anche oggi continuiamo a fare gli stessi errori cosi come il 1983 cosi è nel 2022, come se il tempo non ci avesse insegnato nulla dagli orrori del passato.

Ribadisco, questo è una mia riflessione personale è non ha nulla a che vedere con la realtà dei fatti, è semplicemente una piccola esposizione sulla loro canzone, che ha scritto la storia e la nascita del “tormentone” estivo.

Show More

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button