Anni 70'rock

Roxy Music i capi del glam rock

Roxy Music i fautori del glam rock

Dal rock easy alle varie sperimentazioni con chitarra, drum, sintetizzatore e violino li portano a creare al genere rock una aggiunta glam, melodie che richiamano a qualcosa di classico provocando nelle orecchie dell’ascoltare un senso di positività, di frivolezza e misticità ma suono molto raffinato e british nell’essenza. Un gruppo che ha collaborato a lungo con uno dei migliori produttori musicali degli anni 70 nel canale oltre la manica, Brian Eno. Scenografie vistose, presenza quasi da favola, coloro che hanno portato la rivoluzione neoramantica esportata anche oltreoceano negli States, con il frontman che con la sua voce ha creato il “rock decadente” passato dopo anche da solista Bryan Ferry.
il loro nome è la fusione tra Rock e Sexy cosi si sono creati i Roxy Music.

Ferry nacque a Washington, e no non è Americano, esiste anche in UK con precisione nella Contea di Durham, figlio di contadini ma da sempre appassionato di musica e canto, da sempre il suo carattere e temperamento ha dato il dono dell’essere dandy, gentile e elegante nei modi di vestire, personalità che lo ha sempre contraddistinto, sempre alla ricerca del bello in senso estetico. Questo lo porta a laurearsi all’Accademia delle belle arti di New Castel e trova posto come insegnante di ceramica, ma non abbandona mai la sua passione per la musica.
I sui esordi alla carriera come cantante e pianista inizia con il gruppo rock Banshees nei locali notturni delle contee inglesi, ma Ferry ha sempre amato essere protagonista e cosi fonda una band, i Gas Board con Graham Simpson e John Porter amici suoi con la quale ha sempre condiviso i suoi ideali.

Ma la band non era al completo aveva bisogno di un tastierista,batterista e chitarrista, cosi pubblicò la richiesta d’aiuto nella famosa rivista per gli annunci Melody Maker, trovò Andy Mackay che a sua volta lavorava in alcune session musicali londinesi con Brian Eno, non passa molto tempo che Eno e Mackay divennerò due perni centrali del gruppo, il chitarrista invece fu messo David O’List che venne scartato qualche tempo dopo a favore di Phil Manzanera che fu scartato all’inizio da Ferry stesso per poi riprenderselo perchè ha uno stile più rock glam.
come batterista trova Dexter Lloyd ma pianta in nasso e i Roxy Music trovarono dagli annunci di Melody Maker Paul Thompson.

Il gruppo è stato fatto e quindi? cosa facciamo? centriamo l’obbiettivo di farci prendere in cura da una casa discografica? il leader dei Roxy chiede aiuto a King Crimson che conosce molto bene l’impresa musicale E.G Management, facendo audizione nel 72, scoprendo che hanno talento da vendere facendoli conoscere il capo dell’etichetta Island Records Crish Blackwell mettendo la band sotto contratto.
Finalmente nel marzo del 72′ produssero il primo album da Crimson e Pete Sinfield con il semplice nome della band ovvero “Roxy Music” e Melody Maker li premia con articolo dedicato a loro definendoli “la band e il disco dell’anno” evento storico per loro datato il 24 giugno dello stesso anno.

Siamo solo all’inizio della loro ascesa con questa raccolta, che le cose per i Roxy si fanno molto più interessanti, la ricerca di Bryan per la nuove sonorità più glam che rock incominciano a farsi strada, trasformare parte della musica e sonorità inglese in qualcosa di futuristico, mischiare rock e jazz portando un risultato che lascia di stucco, molto interessante sono i capolavori come “Change Meeting“,”LadyTron” e “Bitters End“, quest ultima sembra una canzone free jazz accompagnata con la voce del frontman distante e un pò allucinata ma che da un suond fresco e nuovo anche in termini di vendite.

Il 73′ fu per la band un anno cruciale che ha permesso i Roxy Music di farsi conoscere a livello planetario, inserendosi di prepotenza ma con molto charm con l’album “For Your Pleasure“, capolavoro di alto livello che si respira già dalla copertina, Una Amanda Lear al tempo poco nota succinta, su sfondo nero che porta una pantera a guinzaglio, oggi se lo si vede e trash ma erano altri tempi, con apertura della raccolta il singolo “Do the strand” che sfonda le classifiche entrando in UK nella lista della top 10, massiccio lo sfondo jazz e penetrante la voce mistica di Ferry, per non parlare del pezzo “Edtions of you” rock futuristico aprendo uno spiraglio a molte altre band di creare il genere new-wave prima su tutti gli Ultravox che ne trae ispirazione.

Nello stesso anno dopo vari concerti tra UK e il paese dalle stelle a strisce, Eno lascia la band per alcuni contrasti Brian Eno tira le cuoia per procedere da solo come solista sostituito da Eddie Jobson.
il terzo album senza Eno è sicuramente meno avanguardistico ma si sposa comunque perfettamente alle sonorità del gruppo. Stranded si apre con “Street Life” e Inghilterra diventa subito un tormentone nazionale che raffigura il biennio 73-74′ alla perfezione.
il singolo “Amazona” è una ballata fredda ma molto ipnotica, ma la vetta la si raggiunge solo con “A song for Europe” dove Ferry si avvicina molto con il suo decadentismo rock anni 70′ raccontando L’Europa che fù e quei tempi non torneranno mai più composta in inglese, francese e latina con pronuncia del cantante quasi sempre impeccabile ed elegante incarnando sempre di più il pensiero dandista ed egocentrico.

Nel 74′ i Roxy Music pubblicano il loro quarto album chiamato denominato “Country Life” ha fatto scalpore la copertina con due ragazze seminude e in posa osèe.
Rispetto ai due lavori precedenti sarà un pò più basso livello, ma mai scadente.
Questa volta la vena sperimentale inizia un pò a affievolirsi finendo per abbracciare il dandismo come stile dei roxy, melodie classiche che li contraddistinguono come “Casanova” e “Bitter Sweet” rimanendo comunque un velo sottile di sperimentazione facendo molto rocker elegante.

Poi l’album “Siren” riconoscibile fin da subito raffigurata la modella Jerry Hal con il singolo più famoso “Both ends e burning” che scalò quasi tutte le classifiche piazzandosi 1 in UK per almeno 2 settimane di fila, in più promuovono anche un tour in tutto il mondo diventando famosi anche nei paesi asiatici come Cina e Giappone, ci fanno anche un album dal vivo dal nome” Viva! Roxy Music” per non dimenticare che l’uso della lingua italiana è sempre sinonimo di raffinatezza come il disco “Siren”.
Gli album vendono ma le contraddizioni e i battibecchi con il gruppo aumentano sopratutto con la pubblicazione del penultimo capolavoro che vedono Thompson quasi fuori dai giochi.
nel 76 prendono un bel periodo di pausa per dedicarsi e riflettere per i loro progetti da solisti e futuri. Si faranno vivi solo nel 79 con due nuovi membri come David Skinner nuovo tastierista e Gary Tibbs al basso, è un nuovo album che sta per essere sfornato.

il suo nome è “Manifesto” è un mix tra passato e presente servendo di accontentare sia il nuovo e il vecchio pubblico che tanto li ha apprezzati e che a poco a poco sta affievolendo la loro favola d’amore che tanto li ha idolatrati.
Ma la vera trasformazione arriva nel 1980, il singolo “only you” da semplicemente un teaser per il futuro album che pubblicheranno poco dopo,”Flesh + Blood” un disco raffinatissimo raggiungendo la top 10, la top 100 in Europa e America. I veri pezzi da 24 carati di questa raccolta sono racchiusi nei singoli “Oh Yea” e “The same old scene” prodotta e arrangiata solo da Ferry portando il fenomeno dandy ovunque ripercuotendo la moda anche da altri artisti, da meteore e non.

Il raggiungimento esteta dove la quale si fanno conoscere in tutto il mondo e ancora oggi troviamo le loro canzoni a vertici delle classifiche di Youtube con milioni di views sono i due singoli “Jealous Guy” dedicata alla morte del cantante e filosofo di vita John Lennon ucciso nel 1981 arrivando numero uno nelle classifiche e “More Than This” uscito l’anno seguente,ritmica con accordi di chitarra elettrica e suoni che ricalcano un pò di pop, ma sempre con il loro tocco glamor che non li abbandona mai.

Avalon” sarà il loro ultimo capolavoro prima dello scioglimento definitivo del gruppo dato che oramai c’era poco da sperimentare. Uscito nel 1983 il singolo omonimo dell’album arriva alla 12 posizione ma non dimentichiamoci di altre perle come “India“,”Tara” e “Bogus Man“.
I critici considerano l’album un messa assieme di “canzonette” ormai la loro vena artistica è spenta e si fonda solo sulla loro figura carismatica che ha creato ciò.
cosi il 26 giugno del 1983 ognuno di loro comincerà a percorrere strade differenti pieno di alti e bassi.
Solo il frontman diventerà la vera star affrontando la carriera da solista, prendendo in considerazione il suo sound sperimentato da 11 anni di carriera.

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